Questo articolo fornisce una panoramica di quelli che sono nomi di dominio, sottodomini e sottocartelle e illustra i vantaggi dell'uso di sottodomini.
Nome del dominio
Un nome di dominio (DNS) è il sistema di denominazione per l'assegnazione dei nomi degli indirizzi a server e pagine web su Internet. Per esempio:
- yext.com
- google.com
- wikipedia.org
Sottodominio
Un sottodominio è un dominio che fa parte di un dominio più ampio. Per esempio:
- locations.yext.com
- news.google.com
Come i domini principali, i sottodomini servono a creare indirizzi facili da ricordare per contenuti specifici o univoci all'interno di un sito. Per maggiori informazioni sui sottodomini, leggi l'articolo Aggiungere un dominio.
Sottocartelle
Le sottocartelle sono cartelle esistenti all'interno di un dominio. Per esempio:
- google.com/maps
- apple.com/iphone
Sottodomini, sottocartelle e SEO
La maggior parte degli studi e degli specialisti SEO concorda che l'uso di sottodomini o sottocartelle non ha impatto sulla SEO. Per la maggior parte, infatti, le strutture degli URL hanno funzionalità vanity, ma scarso valore funzionale. Sebbene ciascun approccio abbia i suoi pro e i suoi contro, per le pagine dei servizi noi di Yext consigliamo l'uso dei sottodomini, per tutta una serie di ragioni:
-
Rendimento, scalabilità e affidabilità
- Le pagine ospitate su Yext sono servite da una rete di distribuzione dei contenuti globale. Pertanto, a essere online è la versione più recente e aggiornata di ogni pagina locale, accessibile da diversi punti in tutto il globo. Inoltre, poiché queste reti di distribuzione dei contenuti sono parte di una rete distribuita, non esiste un punto di vulnerabilità o singolo sito che possa essere violato o colpito tramite DoS.
-
Comodità
- Per quanto possibile, vogliamo che i clienti di Yext Pages siano in grado di lanciare le loro pagine con il minimo sforzo dal reparto IT della loro organizzazione. Nella maggior pare dei casi, l'impegno necessario per impostare un sottodominio per Yext Pages richiede solo pochi minuti di lavoro, mentre impostare un reverse proxy per servire pagine da una sottocartella può rivelarsi un processo ben più complicato, con un impegno significativo da parte del reparto informatico.
-
Maggiori opportunità nella classificazione SERP:
- L'indicizzazione e gli algoritmi di Google colgono il rapporto da un dominio principale e un sottodominio. Dal punto di vista di Google, quindi, domini e sottodomini sono contestualmente la stessa cosa. Per quanto gli URL di un dominio e di un sottodominio vengano indicizzati separatamente, nei Rich Result della SERP spesso vengono intrecciati insieme. In altre parole, Google capisce che i sottodomini sono parte del dominio principale e che gli URL dei due in definitiva sono parte dello stesso sito. Vediamo qualche esempio:
Nel fare ricerche su Google vedrai che i risultati di ricerca riportano link al dominio yext.com principale. All'interno degli stessi risultati, però, ci saranno anche link agli URL di sottodominio delle pagine delle sedi locali ospitate su un sottodominio (es. locations.yext.com), oltre a URL di sottocartelle sotto yext.com (es. yext.com/about/contact).
Infine, è bene notare che i Rich Result includono anche un link “Altri risultati per yext.com”, che esegue una ricerca sul dominio principale (yext.com) per il termine cercato. In questo senso, è chiaro che Google coglie il rapporto tra gli URL di un dominio e i suoi sottodomini, considerandoli parte dello stesso sito.
Commenti
0 commenti
Questo articolo è chiuso ai commenti.